Il caso Eni, violati gli accordi sul personale dell’indotto? La commissione aspetta il sindaco e i manager

 
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Gela. Dopo i sindacati, dovrebbe toccare al sindaco e ai manager di Eni. I componenti della commissione comunale sviluppo economico stanno cercando di stringere i tempi, di modo da ottenere

un quadro più chiaro dell’attuale stato occupazionale all’interno della fabbrica di contrada Piana del Signore ma anche tra i cantieri Enimed.

“Vogliamo convocare il sindaco”. Il presidente Carmelo Orlando e gli altri due componenti Anna Comandatore e Vicenzo Giudice hanno già avuto modo di confrontarsi con i segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom e Fim Orazio Gauci e Angelo Sardella. “Verrà fissata una data precisa per la convocazione dei responsabili Eni – dice il presidente della commissione Carmelo Orlando – per noi, però, sarebbe molto importante organizzare un incontro al quale partecipi anche il sindaco Domenico Messinese. Per questo motivo, la convocazione verrà estesa non solo ai manager dell’azienda ma anche al primo cittadino”. La questione Eni, soprattutto per quanto riguarda i fermenti nell’indotto della fabbrica, è tornata nuovamente sotto i riflettori. Tanti operai, anche in consiglio comunale, hanno rilanciato l’allarme sull’applicazione di parametri arbitrati nelle assunzioni. Criteri che non terrebbero conto della lista di disponibilità, con i nominativi dei lavoratori usciti dal ciclo produttivo della raffineria, né di quanto stabilito nel protocollo di intesa del novembre di tre anni fa.

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