Gela. Ordinanze su ordinanze, che fino ad ora hanno sortito pochissimi effetti. I cumuli di rifiuti in strada si formano con regolarità, soprattutto dopo il blocco dei servizi aggiuntivi dello scorso aprile e nonostante il passo indietro della giunta che li ha riattivati. In municipio, così, rispuntano i sistemi di videosorveglianza, da installare nei punti “caldi”, quelli trasformati in discariche a cielo aperto. I tecnici del settore polizia municipale hanno disposto l’acquisto di quattro kit.
Totale, poco più di 14 mila euro (compresa Iva). La spesa è stata giudicata urgente, nel tentativo di bloccare i trasgressori dal sacchetto facile. L’amministrazione comunale sembra non disporre di altre carte e deve ancora risolvere la vicenda dei maxi debiti, accumulati proprio nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un settore sempre più delicato, con tanto di richiesta di rinvio a giudizio sulle spalle del sindaco Domenico Messinese e del suo vice Simone Siciliano.
Considerato l’ordinanza del sindaco relativa alla salvaguardia della salute pubblica per risolvere seriamente il problema consiglio al signor sindaco di organizzare delle squadre miste di vigili e forze dell’ordine e mettere le manette a coloro che buttano ancora la spazzatura creando dei cumuli puzzolenti perchè mettono in pericolo la salute pubblica.
Secondo me una spesa un po’ esagerata per acquistare delle telecamere, in ogni caso bastava mettere della polizia municipale in punti strategici e ci voleva un attimo a fregarli questi stronzi. Ovviamente poi agire con multe salatissime e sequestro del mezzo fino avvenuto pagamento
Secondo me una spesa un po’ esagerata per acquistare delle telecamere, in ogni caso bastava mettere della polizia municipale in punti strategici e ci voleva un attimo a fregarli questi stronzi. Ovviamente poi agire con multe salatissime e sequestro del mezzo fino avvenuto pagamento. Vigliacchi e farabutti