Gela. La vicenda del project financing privato per la costruzione di circa ottomila nuovi loculi nel cimitero di Farello è ritornata sui tavoli dei giudici del Tar di Catania.
Le scelte dell’amministrazione. Questa volta, però, è stato respinto il ricorso presentato dai legali del gruppo edile Russello, che negli scorsi mesi avevano ottenuto una serie di decisioni favorevoli. Tutto ebbe inizio quando, in consiglio comunale durante la precedente amministrazione Fasulo, il progetto venne stralciato dal piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016. Una scelta che provocò la reazione degli imprenditori che impugnarono gli atti proprio davanti ai giudici amministrativi. Dopo l’azione, il Tar impose che il progetto venisse reinserito e così è stato lo scorso dicembre, quando il consiglio comunale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2015-2017, prevedendo proprio il project financing. I legali dell’azienda, però, hanno ulteriormente chiesto ai giudici amministrativi di dichiarare l’illegittimità della procedura adottata per eliminare il progetto. Il Tar ha respinto questa richiesta. “Anche la variazione delle sottese scelte programmatorie non richiede, di per sé, alcuna particolare motivazione – scrivono i giudici del Tar nella sentenza – attesa l’inidoneità dell’inserimento dell’opera a far maturare nel privato, che all’esecuzione della stessa sia interessato, un’aspettativa qualificata circa il suo mantenimento anche nei successivi piani, con conseguente mancata tutela della pretesa di costui ad una giustificazione analitica di tali scelte, fondata sulla violazione del suo affidamento in ordine alla previsione dell’intervento per gli anni a venire”. In sostanza, le scelte di programmazione pubblica vanno oltre gli interessi dei singoli privati.
