I “misteri” sul carteggio del Patto per il Sud, Incardona chiede gli atti

 
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Il consigliere centrista Salvatore Incardona

Gela. Le versioni discordanti che hanno reso ancora più caotica l’intera vicenda del taglio dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud hanno spinto ad un passo ulteriore. Il consigliere comunale dell’Udc Salvatore Incardona, che era presente al vertice palermitano con l’assessore Mimmo Turano, ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti. Vuole verificare, carte alla mano, cosa accadde dopo l’ispezione, di inizio 2019, disposta dalla Regione e relativa agli iter dei progetti del Patto per il Sud. “Ho chiesto di estrapolare copia del verbale redatto in contraddittorio tra i tecnici del Comune e i funzionari della Regione Sicilia – dice – nonché delle diffide inviate dalla Regione al Comune e della relazione redatta dal dirigente Emanuele Tuccio a seguito del suo insediamento”. Incardona fa riferimento anche al viaggio palermitano dello scorso giugno, quando l’assessore Ivan Liardi avrebbe ricevuto rassicurazioni sul fatto che i soldi destinati a Gela non sarebbero stati toccati. “A giugno, il dirigente Tuccio e l’assessore Liardi si recarono all’assessorato attività produttive mentre il comunicato stampa dell’ufficio del sindaco parla di assessorato alle infrastrutture, facendo riferimento al dirigente Bellomo. Delle due, l’una – dice ancora – il dovere di svolgere al meglio il mio ruolo istituzionale mi impone di avanzare tale richiesta”.

L’amministrazione comunale sembra convinta che da Palermo non sarebbero arrivati avvisi o richieste, direttamente dalla Regione. “Non si è detto che la commissione edilizia del Comune – conclude – bocciò il progetto” agility dog”, inserito tra quelli del Patto per il Sud. In un’ottica di chiarezza e di completa conoscenza per chi ogni giorno deve dare risposte certe ai cittadini, ho avanzato la richiesta”.

2 Commenti

  1. Allora abbiamo perso i finanziamenti per colpa di Turano dell’Udc e quasi quasi il consigliere comunale incardona vuole prendere in giro i Gelesi, difendendo il suo assessore regionale. Ma quale a cesso agli atti, vada a dirle che quelle somma sono destinate per Gela e a Gela bisogna spenderli. Noni racconta u cuntu incardona.

  2. L’atto lo hanno fatto a Catania e Siracusa: trasferimento dei finanziamenti di Gela verso il territorio degli amici di Lombardo con il bene placito di Musumeci , Scavone e l’assessore Liardi.

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