Gela. Entro la metà di settembre, Eni dovrebbe chiudere il ciclo di pagamenti da assicurare a tutti i lavoratori di Turco Costruzioni, licenziati dall’azienda edile che ha perso i contratti in raffineria. I manager della multinazionale l’hanno confermato durante il vertice tenutosi in prefettura a Caltanissetta. C’erano i sindacati del settore edile (con i segretari provinciali Francesco Cosca, Francesco Iudici, Giovanni Abela e Dathan Di Dio) e quelli confederali (Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Maurizio Castania e Andrea Alario). La copertura degli arretrati e delle indennità dovrebbe essere integrale. Tra i nodi da sciogliere, c’è sicuramente quello del futuro occupazionale di tutti i dipendenti.
All’incontro nisseno hanno preso parte i rappresentanti di Sicindustria che continueranno a mediare con le aziende dell’indotto che dovrebbero assorbire per intero l’organico della Turco. Diversi operai hanno già accettato proposte, accasandosi in altre aziende. Adesso, bisognerà accertare che tutte le parti interessate rispettino gli impegni assunti.
