Gela. Il movimento dei Forconi attacca il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Si dicono “indignati e profondamente delusi dal presidente che quando iniziò la campagna elettorale aveva puntato sugli stessi principi per cui lotta il movimento, e che oggi completamente trascura.
I disoccupati che hanno presidiato il gazebo in piazza Umberto autotassandosi, hanno smontato il gazebo, perché afferma Fabio Falcone , “non possiamo continuare a mettere i nostri soldi, non lavoriamo e per noi e le nostre famiglie è un sacrificio che non possiamo più fare. Continueremo la raccolta delle firme, porta a porta, affinchè la nostra rivolta abbia un senso”.
Le voci di dissociazione nei riguardi del movimento si fanno sempre più pressanti, ma risultano false. Il sei marzo ci sarà una manifestazione a Palermo guidata dal leader Ferro . Dice Salvatore Accappa. “Saremo presenti, lotteremo per portare a casa risultati positivi e concreti. Malgrado l’assenza dei nostri concittadini, stiamo cercando di coinvolgere quante più persone possibili, al fine di raggiungere un obbiettivo comune”.
La mozione del consigliere Siragusa aveva dato una speranza ai forconi e la forza D’urto, ma è stata bocciata. “Come è possibile – dicono – che i gelesi dinanzi alla beffa del Sindaco Angelo Fasulo e della maggioranza, rimangano in silenzio?”.
