Gela. “Perché avremmo dovuto inserire i dj set alla Torre di Manfria tra gli eventi dell’estate gelese? Onestamente, sto ancora aspettando l’estate tanto pubblicizzata dalla giunta.
Al momento, è piuttosto scialba”.
“Se hanno fondi privati, che facciano pure…”. Il consigliere comunale del Partito Democratico Giuseppe Ventura, tra gli organizzatori degli eventi che si susseguiranno per le prossime due settimane proprio nell’area della Torre di Manfria, ribadisce che i dj set sono frutto solo di finanziamenti privati. “Con poco e senza pubblicità, se non il passa parola sul web – prosegue – siamo riusciti ad attrarre tantissima gente. Molti sono arrivati anche da fuori città. Ribadisco, tutto questo senza pubblicità. Anzi, mi sarei aspettato la presenza di qualche esponente della giunta. Così, invece, non è stato. Abbiamo nuovamente puntato su fondi privati dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal proprietario dell’area”. L’amministrazione comunale, negli scorsi giorni, ha presentato un intero programma di manifestazioni estive, tutto incentrato su spettacoli di artisti locali e associazioni. “Che facciano pure – dice il vice sindaco Simone Siciliano – se hanno a disposizione fondi privati, sono liberi di utilizzarli come meglio credono. Di certo, non è mai pervenuta una richiesta per far inserire le manifestazioni alla Torre di Manfria nel cartellone dell’estate gelese”. La scelta del consigliere comunale Giuseppe Ventura, già assessore della giunta Fasulo, sa comunque di messaggio politico recapitato alla giunta Messinese. In più occasioni, il consigliere, da tempo in rotta con la linea ufficiale del Pd locale, non ha mancato di contestare le scelte della giunta anche in termini di rilancio della città. “Non sono affatto eventi legati ad una mia presunta campagna elettorale in vista delle prossime regionali – conclude – è il quarto anno che organizziamo i dj set alla Torre di Manfria, anche per far rivivere quell’area, e non abbiamo mai richiesto finanziamenti comunali. Non vedo perché avremmo dovuto farlo adesso”.
