Gela. Un debito che, compresi gli interessi già maturati, sfonda di gran lunga il muro dei due milioni di euro.
Il decreto ingiuntivo. A battere cassa al Comune sono i legali di Banca Farmafactoring che, nelle scorse settimana, hanno ottenuto un decreto ingiuntivo dai giudici del tribunale. Così, l’ente comunale potrebbe essere costretto a pagare una somma maturata per servizi di fornitura energetica, assicurati negli scorsi anni da gruppi come Enel ed Eni. Società che, a loro volta, hanno rivenduto i crediti proprio a Banca Farmafactoring. Ad inizio marzo, l’amministrazione comunale è riuscita a chiudere, in maniera transattiva, una prima partita con Eni. Un credito vantato dalla multinazionale per circa quattro milioni di euro verrà ripianato entro il 2020. Adesso, però, la situazione è molto più complicata perché i crediti sono stati ceduti proprio a Banca Farmafactoring. Così, la giunta ha appena scelto di nominare un legale di fiducia che si opporrà al decreto ingiuntivo. “Purtroppo, il peso dei debiti maturati in passato per le forniture di energia alle strutture dell’ente è notevole, circa otto milioni di euro – dice l’assessore al bilancio Fabrizio Morello – intanto, abbiamo deciso di opporci al decreto ingiuntivo”.