Gela. “La delibera è illegittima”. Sul definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud, soprattutto le forze politiche che sostengono il sindaco Lucio Greco si sono sbilanciate nel respingere l’atto della giunta regionale, che taglia i soldi destinati ai progetti in città, anche se di recente l’assessore Domenico Turano ha concesso centoventi giorni per presentarli, già cantierabili. I dem locali, però, sono certi che il governo del presidente Nello Musumeci, con la delibera contestata, sia andato contro sé stesso. Sono venuti in possesso di un provvedimento che risale al 19 novembre, firmato dall’assessore all’economia Gaetano Armao. Il vicepresidente della Regione, che guida l’assessorato, spiega chiaramente che qualsiasi modifica sulla destinazione dei fondi di “Sviluppo e coesione Fsc 2014-2020”, tra i quali rientrano i soldi del Patto per il Sud, debba passare prima dallo stesso assessorato all’economia e dalla commissione bilancio dell’Ars. Si fa riferimento ad un “previo parere della commissione bilancio e della commissione per l’esame delle questioni concernenti l’attività dell’Unione Europea”. Nel provvedimento firmato da Armao a novembre, si precisa anche di più. “Ogni modifica dell’elenco degli interventi Fsc 2014-2020 – si legge ancora – deve essere inviata per l’istruttoria al Dipartimento regionale del bilancio quale organismo di coordinamento dei centri di responsabilità del Fsc 2014-2020”. Il contenuto è molto chiaro e non prevede grandi spazi di manovra. “Nessuna modifica può essere inserita all’ordine del giorno della giunta priva dell’istruttoria del Dipartimento regionale del bilancio – viene stabilito – e delle determinazioni dell’assessore per l’economia, tranne che in casi eccezionali ed indifferibili”. Una serie di passaggi intermedi che la proposta di delibera, firmata da Turano, sembra proprio non aver rispettato. “La modifica – conclude l’atto – potrà essere approvata dalla giunta solo dopo che siano stati acquisiti i pareri delle competenti commissioni dell’Ars o sia decorso infruttuosamente il termine di venti giorni previsti dalla normativa vigente”.
“Eravamo certi di questo – spiegano il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina e il capogruppo in consiglio comunale Gaetano Orlando – lo sosteniamo dal momento in cui abbiamo avuto notizia del definanziamento. E’ la stessa spiegazione che ha dato il nostro deputato in commissione bilancio all’Ars Anthony Barbagallo. Il governo Musumeci contraddice sé stesso e lo fa con i soldi di Gela. Non lo consentiremo a nessuno”. C’è la convinzione che la delibera della giunta regionale, per l’amministrazione Greco “solo una proposta di deliberazione”, sia stata rilasciata violando del tutto le disposizioni dell’assessorato all’economia. I dem locali non hanno escluso neanche l’ipotesi del ricorso al Tar.