Gela. Sul piatto ci sono circa sedici milioni di euro che il Comune deve all’Ato. Somme accumulate nel corso degli anni, soprattutto per i conferimenti nella discarica Timpazzo. La proposta d’intesa con le firme dell’ex sindaco Domenico Messinese e dei suoi assessori di riferimento, Simone Siciliano e Fabrizio Morello, non è mai stata concretizzata. Prevede che il Comune copra il debito accollandosi per trent’anni i costi della gestione post-operativa delle vasche da dismettere nel sito di conferimento. Negli scorsi giorni, il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e i suoi legali hanno formalizzato il ricorso al tribunale delle imprese di Palermo. Chiedono che il Comune paghi quanto dovuto all’ente che continua a gestire la discarica. Anche il municipio si costituirà. Il commissario Rosario Arena ha dato mandato ai suoi funzionari di nominare un legale, appena individuato. Nonostante la possibile causa giudiziaria, le parti appaiono intenzionate a chiudere la vicenda senza attendere una pronuncia del tribunale. La scorsa settimana, c’è stato un primo incontro piuttosto informale. Potrebbe ripetersi nei prossimi giorni.
“E’ possibile che si tenga questa settimana – spiega il commissario dell’Ato Giuseppe Panebianco – i nostri legali, però, devono verificare alcuni aspetti”. Da quanto emerge, la base di partenza di un’eventuale intesa che scongiuri un nuovo salasso delle casse del municipio è l’atto che era stato firmato dall’ex giunta. Le verifiche sono in corso, anche se a maggio è già fissato il giudizio.