Gela. Gli approfondimenti riprenderanno dopo la pausa estiva. Da settembre, i consiglieri della commissione consiliare sviluppo economico continueranno a definire gli eventuali progetti che possano avere ricadute economiche effettive sul territorio. Già diversi mesi fa, iniziarono a valutare una soluzione, più volte richiamata in passato, quella della realizzazione di un hub per le lavorazioni metalmeccaniche e la logistica. Progetto che in realtà non è mai entrato nel vivo della progettazione. “Sicuramente, serve un business plan e un’opera di questo tipo può avere senso se inserita nella Zona economica speciale – spiega il presidente della commissione Rosario Faraci – va verificata anche la capacità economica delle aziende locali. Solo in questo modo, sarà possibile avere elementi certi per andare avanti nella valutazione”. Diverse aree, soprattutto della zona industriale e del perimetro Eni, ricadono tra le Zes, autorizzate dal governo, che dovrebbero attirare investitori, incentivati da sgravi e regimi fiscali e autorizzativi agevolati. Anche il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che fa parte dello stesso gruppo politico del consigliere Faraci, ha riproposto la possibilità di un investimento sull’hub, richiamando maggiore attenzione per il territorio da Regione e governo nazionale. Le verifiche tecniche e progettuali da fare, secondo Faraci, coinvolgono anche il contesto infrastrutturale, a partire dalla necessità di vie stradali di collegamento che possano supportare un sistema di questo tipo. “Va pensato in un’ottica industriale – aggiunge – e chiaramente la compatibilità ambientale nessuno può sottovalutarla. Sappiamo che ci sono il piano di gestione e quello di risanamento da rispettare. Sono tante le verifiche da fare”. Dalla capacità economica delle aziende del territorio, che nell’ottica di Faraci e della commissione dovrebbero essere quelle maggiormente coinvolte, ad un rilancio infrastrutturale, sono diversi gli aspetti che emergono. Senza dimenticare strutture portuali che da anni attendono di essere adeguate e che difficilmente vedranno la luce nel breve periodo.
Faraci e i componenti della commissione (Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Emanuele Alabiso e Pierpaolo Grisanti), già da tempo stanno lavorando a linee guida sugli investimenti, che probabilmente verranno sottoposte all’amministrazione comunale e all’assise civica. Ad oggi, invece, sembra tramontata la strada che fino a qualche anno fa era stata prospettata circa la realizzazione di un polo del gas naturale liquefatto. L’investimento sul gnl, almeno da quanto riferito lo scorso anno dai manager di Eni intervenuti in consiglio comunale, viene ritenuto non economicamente praticabile.