Gela. Un sopralluogo riservato per delineare il prossimo futuro del pontile sbarcatoio: da anni, chiuso a qualsiasi tipo di transito. Ieri mattina, una folta delegazione di tecnici e operatori, compresi quelli della capitaneria di porto, ha svolto diversi accertamenti, allo scopo di emettere un primo verdetto sullo stato della struttura.
Alla delegazione si è unito anche uno dei responsabili del gruppo marittimo Siremar, società controllata da Tirrenia. L’azienda, stando a quanto trapela, sarebbe interessata alla riattivazione del pontile sbarcatoio: da destinare, quindi, alla sua originaria funzione.
La paventata apertura all’imprenditoria privata, destinata all’avvio di attività commerciali, invece, dovrebbe essere garantita solo nelle aree adiacenti. In ogni caso, stando ai tecnici che hanno effettuato i primi sopralluoghi, la struttura dovrà, in prima battuta, essere totalmente sostituita. Allo stato attuale, infatti, il deterioramento dei materiali e il tempo trascorso hanno contribuito a mettere fuori uso l’intero sistema.
Gli accertamenti sono stati compiuti alla presenza di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, chiamati ad intervenire per meglio chiarire i prossimi passi da compiere. Per questa ragione, della delegazione hanno fatto parte il consigliere comunale Piero Lo Nigro e l’assessore ai lavori pubblici Carmelo Casano.
L’intenzione di dare nuova vita al pontile sbarcatoio, comunque, appare molto più che fondata. Già nei prossimi giorni, verranno effettuati nuovi campionamenti. Si valuterà l’efficienza statica di quella che, un tempo, rappresentò una struttura di notevole importanza per le attività marittime locali. Da anni, invece, il pontile è inaccessibile: non solo per il transito di navi ed altri mezzi marittimi ma anche per il semplice svago dei cittadini. Il rischio di crolli e l’assenza di vera e propria manutenzione lo hanno reso off limits.
Durante il sopralluogo non sono mancate segnalazioni da parte dei tecnici intervenuti. Fra questi, anche quelli del Genio civile che hanno effettuato diversi interventi preliminari.
Attività che verranno approfondite nei prossimi giorni: la delegazione, infatti, si è già autoconvocata per la prossima settimana. I tempi, quindi, stanno diventando sempre più serrati: non è da escludere che l’improvvisa accelerazione si debba anche all’interessamento dei dirigenti Siremar e, di conseguenza, dell’intero gruppo Tirrenia.