Gela. Giovanni Iudice dalla Biennale di Venezia a Gela. Si è svolta oggi, con grande partecipazione, la mostra delle opere di Giovanni Iudice. Vittorio Sgarbi, prestigioso critico d’arte, ha permesso attraverso le sue raffinate parole di presentare e far conoscere l’arte del maestro.
Si tratta di 22 opere, quelle esposte, avente come tema principale: gli elementi della normalità del corpo, colto nelle sue molteplicità, e 2 sculture simbolo della realtà, petrolio e malformazioni, triste conseguenza dell’inevitabile metamorfosi che l’uomo sta vivendo. Non a caso la presenza di Vittorio Sgarbi, per mettere in luce un territorio che vuole riscattarsi.
La mostra ha avuto luogo non senza una sottile critica, Sgarbi infatti interviene alla conferenza affermando che: “Iudice è distante dalla politica, ma è contro Crocetta”. Una presentazione degna dell’artista, il quale ha rimosso il quadro fotografico “Umanità” dalla Biennale di Venezia, fino al 15 gennaio, per mostrarla a Gela, catalizzando oggi l’attenzione.
L’imponente quadro olio su tela, posto nell’abside della chiesetta san Biagio, con singolare mimesi pittorica, raffigura degli emigranti che per sentirsi più sicuri stanno vicini tra loro. Quella della chiesetta san Biagio è una location ampiamente apprezzata dal Prof. Sgarbi per le sue bellezze architettoniche.
Bellezze non paragonabili sicuramente al tragitto che l’hanno portato a Gela, a parole del critico, infatti si tratta “della strada più brutta del mondo”.