Gela. Quasi cinquecento immobili, realizzati senza concessioni edilizie, sono destinati ad essere acquisiti dal Comune. Le procedure in atto. In realtà, 137 sono già stati sottoposti alla procedura di acquisizione, anche se non è stata ancora dichiarata la pubblica utilità. Sono invece 350 quelli che attendono di essere acquisiti dall’ente comunale. Un enorme patrimonio immobiliare al centro di valutazioni, destinate soprattutto ad evitarne l’eventuale demolizione. Nella gran parte dei casi, infatti, si tratta di immobili realizzati come prima abitazione da decine di famiglie. Da alcune settimane, la commissione comunale edilizia sta monitorando l’intera vicenda. I consiglieri comunali, a cominciare proprio da quelli della commissione, hanno un unico obiettivo, portare in aula un regolamento che definisca le modalità di gestione di questi immobili. Il vero spettro si chiama abbattimento. Un’ipotesi, da attuare nel caso mancassero i requisiti della pubblica utilità, che potrebbe lasciare senza casa intere famiglie, in passato pronte ad investire pur di avere un proprio immobile. Il presidente della commissione Cristian Malluzzo e gli altri componenti Guido Siragusa, Vincenzo Cascino, Antonino Biundo e Salvatore Gallo hanno incontrato, di recente, l’assessore Francesco Salinitro e il dirigente Emanuele Tuccio. E’ stata espressamente chiesta collaborazione nel percorso che dovrebbe condurre all’approvazione di un regolamento. Di certo, i numeri possono far paura, dato che le pratiche da valutare sarebbero ben più numerose rispetto ai soli cinquecento immobili, tra quelli già acquisiti e quelli che si avviano ad esserlo. La vicenda dell’abusivismo edilizio, per anni, è stata quasi sistematicamente evitata dalle amministrazioni che si sono succedute. Probabilmente, non sarà più possibile farlo.
