Gela. Anche l’assemblea della Srr4 di giovedì ha confermato come il ciclo locale dei rifiuti continui ad essere al centro di diverse attenzioni e gli impianti diventano strategici, in un settore nel quale circolano cifre economiche pesanti. Ad inizio anno, l’amministrazione comunale ha scelto di tentare la via dell’autosufficienza. L’ha fatto dopo aver accertato l’esistenza di limiti in un sistema che non sempre riesce a soddisfare tutte le esigenze e che spesso costringe a ricorrere agli impianti privati. Il compostaggio di contrada Brucazzi non riesce a lavorare tutti i quantitativi che arrivano dai Comuni dell’ambito e l’amministrazione comunale ha spesso virato su quelli privati, con notevoli esborsi economici. L’assessore Grazia Robilatte, ottenendo il sì del sindaco Lucio Greco e della giunta, vuole portare avanti il progetto proposto dal chimico industriale Fabrizio Nardo. Ha brevettato una tecnologia che consente di sviluppare il ciclo del compostaggio, ma senza emissioni e con tempi e qualità del compost finale, valutati come superiori rispetto ad altri sistemi. Il Comune potrebbe dotarsi di un proprio impianto di compostaggio, senza più ripiegare su quelli privati. Si farà lo studio di fattibilità sul progetto proposto da Nardo. Sono state individuate le somme, per un totale di poco più di 18 mila euro (18.360,00 euro).
Un ammontare che sarà disponibile, dopo il prelievo dal fondo di riserva a disposizione del sindaco. L’atto è stato predisposto e porta la firma del dirigente Orazio Marino, che nelle scorse ore è stato trasferito all’urbanistica. Il capitolo di spesa di pertinenza del settore ambiente non aveva alcuna copertura finanziaria, per questa ragione in municipio hanno ripiegato sul fondo di riserva, che normalmente annovera somme destinate a particolari emergenze.