Gela. Il Forum dei movimenti per l’acqua pubblica torna a farsi sentire, rivolgendosi a tutti i Comuni che rientrano nella nuova Ati provinciale, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Da sempre, il Forum spinge per il ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico, con l’addio al contratto che lega i Comuni a Caltaqua. Una decisione di questo tipo è stata deliberata lo scorso anno dalla commissione tecnica, della quale fa parte anche il sindaco Lucio Greco. Adesso, gli esponenti del Forum hanno scritto ai sindaci e ai consigli comunali. Sono convinti che si debba partire da quello che accadrà lunedì a Palazzo di Città, con una seduta monotematica, tutta concentrata sulla vicenda idrica e sui tanti disservizi. Il presidente Salvatore Sammito ha dato seguito ad una richiesta che ha messo insieme maggioranza e opposizione, dal Pd fino a Fratelli d’Italia. Così come in città, per il Forum tutti gli altri Comuni devono convocare sedute monotematiche sul servizio idrico, così da rilanciare la vertenza. L’Ati deve ancora assumere le funzioni che sono state dell’Ato Cl6 e di recente il sindaco Massimiliano Conti non ha escluso che una volta completato il passaggio si possa valutare l’ipotesi dello scioglimento del contratto con Caltaqua, per inadempimento. Per il Forum, la soluzione può passare dalla costituzione di un’azienda speciale consortile di proprietà di tutti i Comuni dell’ambito.
“Voler esitare l’aggiornamento del Piano d’Ambito con una visione che guardi alla conversione ecologica come linea guida nella gestione di un servizio primario ed essenziale per la vita ed il benessere delle comunità e dell’ambiente – scrivono nella missiva gli esponenti del Forum rivolgendosi agli amministratori locali – e voler operare affinché la prossima gestione del servizio sia interamente pubblica e partecipativa”. “Ricordiamo a tutti i destinatari della lettera aperta che ai sensi della l.r. 19/2015 e delle direttive regionali e nazionali entro dicembre 2021 le Ati dovranno avere aggiornato il Piano d’Ambito, individuato la forma di gestione ed affidato il servizio idrico integrato ad un gestore unico provinciale per potere accedere ai finanziamenti della prossima programmazione europea 2021/27 – conclude la missiva – l’auspicio del Forum siciliano è che ogni amministratore colga l’urgenza e l’opportunità di invertire rotta e di riappropriarsi della gestione del bene comune per eccellenza”.
Bisognerebbe fare la denuncia al tribunale dell’acqua. A Napoli esiste o al tribunale europeo. Tanto la regione Sicilia se ne fotte c’è troppo interesse . Basta mandare le bollette e incassare.