Gela. Verrà chiesto un parere all’Autorità nazionale anticorruzione sulle possibili vie da intraprendere per arrivare all’assegnazione del nuovo servizio rifiuti, in città. Anche l’ultima procedura di gara avviata dalla Srr4 è andata deserta. Solo per il lotto di Gela non sono state avanzate offerte, come confermato dalla commissione insediatasi. Questa mattina, dopo l’assemblea di ieri sera della Srr4, il presidente Salvatore Chiantia, il sindaco Lucio Greco e l’assessore all’ambiente Grazia Robilatte hanno incontrato il prefetto Cosima Di Stani. Prima di intraprendere ogni eventuale iniziativa, sia i vertici della Srr4 che l’amministrazione comunale hanno ritenuto essenziale il confronto in prefettura. Così, è emersa la necessità di chiedere un parere all’Anac. “E’ stata una discussione molto proficua – dice Chiantia – abbiamo ritenuto utile informare il prefetto, così da valutare l’intera situazione”. Le alternative non sono molte. Sindaco e assessore, negli scorsi giorni, non hanno escluso l’ipotesi di un affidamento diretto dell’appalto, che per un anno ammonta a circa sei milioni di euro. Greco ha parlato di “un’ipotesi estrema”, comunque prevista dalla legge, qualora i precedenti tentativi siano andati a vuoto. Il sindaco sembrerebbe guardare anche ad una procedura negoziata. Tra le soluzioni prese in considerazione, ci sarebbe l’ennesima proroga a Tekra.
“Eventualmente – dice ancora Chiantia – si potrebbe pensare ad un nuovo bando, solo per Gela”. La situazione non è di certo semplice da affrontare. La commissione giudicatrice ha avviato le verifiche delle offerte presentate per gli altri lotti e ha provveduto ad assegnare quello per il servizio a Niscemi. L’appalto in città, invece, rimane un’incognita, con il sospetto che possano esserci strategie imprenditoriali, capaci di influire sull’assenza di offerte.