Gela. La svolta arrivata dall’assemblea della Srr4, che ha decretato il via libera alla gara ponte per l’assegnazione dell’appalto rifiuti, ha certamente risvolti politici. Da tempo, l’amministrazione comunale del sindaco Domenico Messinese, a cominciare dall’assessore Simone Siciliano, si era fatta promotrice di una serie di mosse che certamente non si sposavano con la gara “breve”, ritenuta un’opzione perdente. In questo lasso di tempo, i manager campani della Tekra, l’azienda che da anni oramai gestisce il servizio rifiuti anche in città, in regime di proroga, hanno mantenuto la gestione. Un servizio che continua a generare debiti su debiti, dato il mancato adeguamento delle tariffe Tari e la bocciatura del piano economico finanziario. La maggioranza dei primi cittadini dell’assemblea della Srr4 si è schierata a sostegno della gara ponte. “Avevo scritto anche all’Autorità nazionale anticorruzione – dice il consigliere comunale Vincenzo Cirignotta – perché ero convinto, e lo sono ancora adesso, che il sistema delle proroghe alla Tekra non poteva proseguire. Con la gara ponte, che sarà un banco di prova importante in vista dell’affidamento vero e proprio, quello da sette anni, il servizio si stabilizza. Diventerà un servizio veramente basato sulla raccolta differenziata e, inoltre, sarà possibile, nel nuovo bando, introdurre tutte quelle premialità che faranno risparmiare gli utenti. Il sindaco e la sua giunta, credo, avrebbero fatto bene ad aprire un dialogo con il consiglio comunale, piuttosto che trincerarsi sulle proprie posizioni anche rispetto ad una vicenda tanto delicata, soprattutto per le casse dell’ente comunale, già in difficoltà”.
L’assemblea ha deciso. In assemblea, ha prevalso la linea sostenuta da sindaci come Massimiliano Conti, primo cittadino di Niscemi, che insieme alle fasce tricolore di altri comuni del comprensorio, ha visto nella gara ponte l’unica possibilità concreta di superamento del regime delle proroghe. In passato, le scintille c’erano già state, anche quando alla Srr4 arrivò l’allora commissario Enrico Vella, designato dalla Regione. Il funzionario definì il piano d’ambito e la pianta organica. “Per me – spiega proprio Vella – era chiaro che l’unica soluzione percorribile fosse quella della gara ponte. Per arrivare all’affidamento lungo, da sette anni, sarà necessario del tempo. Non era più possibile, nell’attesa, operare in continua proroga. Lo feci notare ma, allo stesso tempo, capii che l’amministrazione comunale dell’ente con maggior peso, ovvero Gela, era contraria proprio alla gara ponte”. L’assemblea della Srr4 ha anche dato mandato al commissario Nicola Russo, che dovrà chiudere la procedura prima possibile.
Questo è il primo blocco di testo
Questo è il secondo blocco
Se la ghelas non è in grado di gestire il servizio dell’illuminazione pubblica, é meglio che sia affidato ad aziende serie e con professionalità.
Per esempio, sono anni e anni che l’impianto di pubblica illuminazione, che va da Monte lungo fino a Mida arredamenti, appena piove quattro gocce d’acqua, va in dispersione, e si stacca l’interruttore. Per ripristinarlo ( semplicemente attaccare l’ interruttore) passano ogni volta settimane. Forse occorre far venire qualche tecnico dal nord Italia per risolvere per sempre tale problemino?
Trattasi di menefreghismo? Di incapacità? O vogliamo aggiungere altro ?