Gela. Se ne va, senza sbattere la porta. Il manager vittoriese Gianfranco Fidone è ormai l’amministratore dimissionario della Ghelas multiservizi. Arrivato a Palazzo di Città sul finire dello scorso anno, nominato dal commissario straordinario Rosario Arena, lascia senza aver mai avuto un vero e proprio rapporto di fiducia con la giunta del sindaco Lucio Greco. “La Ghelas l’abbiamo rivoluzionata seguendo le regole in maniera scrupolosa – dice – è mancata la ciliegina sulla torta, l’approvazione del bilancio 2018. Il nuovo manager? Dovrà spingere per la ristrutturazione del debito”. Ghelas è in rosso per almeno tre milioni di euro, comprese le mancate quote del Tfr dovute ai lavoratori, in arretrato di almeno dieci anni. “Frenato dalla politica? Non credo – aggiunge – il problema non è la politica. Su Ghelas c’è stato un corto circuito generale e di certo non tutte le responsabilità sono da addebitare alla politica”.
Fidone, anche se non lo lascia trasparire, le vere resistenze pare averle ricevute dalla burocrazia comunale. Con il fardello da tre milioni di euro, il manager ha avviato una fase di generale revisione della spesa. “Abbiamo tagliato stipendi fin troppo elevati – prosegue – la nostra è stata una gestione imperniata sul performance management. Il passato? Secondo me, il vero problema era una convenzione capestro che ha consentito ai miei predecessori di fare ciò che volevano. Il nuovo contratto di servizio, invece, ci ha permesso di rivedere le cose. Io non rispondo alla politica. Se verrà assicurata la ristrutturazione del debito, allora il nuovo manager potrà guidare l’azienda, quasi con il pilota automatico, altrimenti c’è la liquidazione”. Ora, la politica dovrà suggellare una nuova nomina. La poltrona della multiservizi è da sempre un posto d’oro del sottogoverno locale.