Fase due emergenza, “gelo” sindacati-consiglio: “Mancata convocazione anomala e discutibile”

 
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Gela. La mancata convocazione in vista della seduta dell’assise civica di giovedì ha fatto scendere il “gelo” istituzionale tra la triplice di Cgil, Cisl e Uil e il consiglio. I sindacati non parteciperanno alla riunione che dovrebbe servire a programmare la fase due dell’emergenza e nonostante le rassicurazioni giunte dal presidente Salvatore Sammito, qualcosa sembra essersi incrinata. Il presidente ha spiegato di attendere la “fase operativa” per estendere il confronto anche alle parti sociali. “Confermiamo, anche in questa occasione – dicono i confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania – il rispetto delle istituzioni e per tale ragione abbiamo segnalato la mancanza di un invito che continuiamo a ritenere anomala, come discutibili e prive di fondamento sono le motivazioni attribuite. Siamo ben convinti che nessuno si salva da solo, tanto che ogni giorno, come indicato dal governo centrale, ci confrontiamo con il prefetto per tutte le istruttorie che riguardano la tenuta economica del mondo del lavoro e con sindaci e Asp per la tenuta sanitaria. Queste sono certezze inconfutabili e su queste certezze risulta strana e priva di buonsenso, la decisione di non coinvolgere chi si confronta, per norma sociale, con le istituzioni dello Stato”.

I sindacalisti ricordano anche i recenti confronti avuti tra i banchi dell’aula consiliare con il civico consesso e ribadiscono di ritenere anomala la decisione di escluderli. “La democrazia partecipata e il coinvolgimento reale non conoscono fasi teoriche e operative ma solo fasi di emergenza, non è frutto di scelte politiche locali, è tutto su un livello superiore, oltre ciò che noi abbiamo conosciuto e affrontato. Rimaniamo a disposizione dei consiglieri comunali e dei capigruppo che intendono confrontarsi, come sempre è accaduto – concludono – su temi di carattere generale perché noi abbiamo questo dovere morale, sociale, istituzionale e per questo siamo convinti che oggi più di ieri la lealtà istituzionale deve prevalere su tutto e tutti. I nostri obiettivi sono stati sempre di collaborazione, figuriamoci in questo momento, con gente che piange perché non può pagare l’affitto e con le attività che si avviano alla chiusura”.

2 Commenti

  1. Hanno pure la faccia tosta per il mancato coinvolgimento, ma il ruolo dei sindacati quando chiusero la raffineria , non era quello della difesa dei lavoratori? Invece erano ad osannare Renzi. Vero Giudice & compagni

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