Fasce deboli, Gnoffo e Cirignotta: “Ritardi e mancata attivazione per l’home care premium”

 
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Gela. Ritardi nell’attivazione dei servizi per le fasce più deboli. Li segnalano i dirigenti di Forza Italia Nadia Gnoffo e Vincenzo Cirignotta. “Dopo il grave ritardo sull’attivazione dei centri estivi, Forza Italia non può esimersi dal sollevare un’altra grave problematica, ovvero la mancata attivazione da parte del Comune dei servizi dell’Home Care Premium, progetto interamente promosso e finanziato dall’Inps a favore delle fasce deboli. Il mancato avvio del servizio di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti da parte dell’ente ha danneggiato utenti ed operatori interessati. L’ente previdenziale, che ha ricevuto centinaia di istanze di assistenza – spiegano – avrebbe dovuto sollecitare a tempo debito l’avvio dei servizi di competenza del Comune ma senza alcun esito, nonostante si tratti di un servizio destinato a persone non autosufficienti e con oneri interamente a carico dell’Inps. Il sindaco, nella qualità di capo dell’amministrazione, ha l’obbligo morale oltre che politico di spiegare ai cittadini le ragioni che lo avrebbero indotto a tralasciare questo tipo di servizio a favore dei soggetti deboli, considerato che un governo della città serio e credibile non deve lasciare indietro nessuno. Forza Italia, partito moderato da sempre vicino ai bisogni dei più deboli, e impegnato a promuovere a tutti i livelli azioni politiche tese a tutelare le fasce più fragili della nostra società, stigmatizza la superficialità dell’azione amministrativa”.

I dirigenti azzurri insistono per l’attivazione. “Auspichiamo che il sindaco e il settore di competenza si attivino immediatamente per porre in essere tutti gli adempimenti necessari per la partecipazione al nuovo bando Home Care Premium per il triennio 2025-2028. Come partito – concludono – vigileremo affinché non si perda neanche un euro di finanziamento pubblico destinato ai servizi in favore dei soggetti non autosufficienti e saremo sempre pronti a denunciare le malefatte dell’amministrazione comunale”.

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