Gela. La protesta si sposta in prefettura, a Caltanissetta. Sindacati e lavoratori ex Trainito l’hanno già preannunciato formalmente. Per giovedì, hanno organizzato un sit-in davanti alla sede della prefettura nissena. Da mesi, ormai, non hanno più riscontri alle richieste e non sono riusciti a rientrare nell’indotto di Enimed, dopo anni di servizio. Sono sette gli operai esclusi dai cantieri, a seguito della rinuncia da parte dell’azienda per la quale lavoravano. Le altre società, che erano in Ati, non hanno dato riscontro alle richieste per assorbirli. Già dalla scorsa settimana, hanno ripreso la mobilitazione, davanti agli ingressi dei siti locali Enimed. La protesta è sostenuta dalle sigle di categoria degli edili di Cgil, Cisl e Uil e dalle confederazioni. I segretari di Fillea e Filca, Francesco Cosca e Francesco Sudano, hanno rilasciato dure dichiarazioni negli ultimi giorni, mettendo in dubbio anche il fatto che Enimed conduca controlli rigidi sulle assunzioni decise dalle società dell’indotto.
“Il silenzio è assordante – spiega Cosca – non ci sono riscontri alle nostre richieste, mentre una delle aziende che era in Ati con la Trainito ha appena effettuato altre due assunzioni. Il sit-in a Caltanissetta servirà a chiedere più attenzione sulla vicenda di questi sette lavoratori e per ottenere un nuovo incontro, alla presenza del prefetto. Anche il sindaco è stato informato”. La vertenza è aperta dallo scorso anno, senza che gli operai nel frattempo siano mai riusciti ad avere una chiamata, nonostante le assunzioni effettuate dalle aziende impegnate nell’indotto.