Gela. Gli ex detenuti che, da diverse settimane, si occupano della bonifica di una vasta area del parco di Montelungo sono rimasti senza attrezzatura. Vanghe, rastrelli, fil di ferro, pali: i ladri hanno portato via tutto.
“Lo abbiamo scoperto – spiega il presidente dell’associazione Rocco Bassora – proprio ieri mattina quando stavamo per iniziare la giornata di lavoro. Fino ad ora, abbiamo eliminato centinaia di cumuli di spazzatura e rifiuti speciali. Senza attrezzi, però, ci siamo dovuti fermare”.
Il furto è stato immediatamente denunciato agli agenti del commissariato di polizia. “Cerchiamo di cambiare la nostra vita attraverso il lavoro – continua Bassora – però, poi, succedono fatti di questo tipo. Sarò onesto, nonostante questo furto, mi sono sentito bene quando ho presentato la denuncia. Per la prima volta in tutta la mia vita, infatti, sono entrato in commissariato solo per sporgere una denuncia e non per altri motivi”.
Gli attrezzi, in assenza di un magazzino, erano stati nascosti tra la folta vegetazione della zona, a ridosso di alcuni alberi. “Evidentemente – spiega ancora il presidente dell’associazione – qualcuno avrà notato i nostri spostamenti e, dopo la fine del turno, sarà entrato in azione. In ogni caso, è un gesto vergognoso”.
Da diversi giorni, Bassora insieme ad altri due componenti dell’associazione, passa in rassegna buona parte del parco per eliminare rifiuti, inerti e altri resti depositati in ogni angolo. Gli attrezzi scomparsi, fra le altre cose, erano stati acquistati dai componenti dell’associazione antiracket “Gaetano Giordano” allo scopo di metterli a disposizione degli ex detenuti.
“Abbiamo trovato rifiuti di ogni genere – spiega Bassora – e ne abbiamo eliminato buona parte. Il cavalcavia di Montelungo si era trasformato in una discarica a cielo aperto. Quello che più mi dà rabbia è l’impossibilità di completare le giornate lavorative. Chi ha rubato l’attrezzatura non capisce che noi ci stiamo rimettendo in gioco e non vogliamo più sbagliare”.
La comunicazione del furto è giunta anche ai funzionari di Palazzo di Città e allo stesso sindaco Angelo Fasulo che, materialmente, avevano incaricato gli ex detenuti. Intanto, proprio il gruppo di ex detenuti che ha iniziato a lavorare per conto del comune e di alcuni privati sta per portare a termine tutte le pratiche finalizzate alla nascita di una vera e propria cooperativa sociale.