Gela. La loro storia, tra le tante che si susseguono praticamente tutte uguali, ve l’abbiamo raccontata ieri. Dopo poche ore, per gli operai Giuseppe Scerra e Francesco Bucceri che da settimane attendevano l’esito del tampone, è arrivata la notizia tanto attesa. Sono negativi al Covid e potranno riabbracciare le loro famiglie. Non le vedono dal momento del rientro in città dal Trentino, dove si trovavano per ragioni di lavoro. Il caso che ci hanno raccontato è esemplificativo degli ostacoli burocratici che tanti come loro continuano ancora a dover sopportare. Erano in isolamento volontario in un’abitazione di Manfria, insieme a tre colleghi.
Se per Scerra e Bucceri l’incubo è finito ieri sera, tanti altri lavoratori attendono di avere un responso che nel caso di esito favorevole gli consentirebbe di ritornare nello loro case, mettendosi alle spalle un isolamento autoimposto che probabilmente ricorderanno per sempre, stretti tra la preoccupazione per le famiglie e i ritardi di una burocrazia mai tanto inopportuna. Ancora loro vogliono essere “liberati”.