Gela. Un procedimento che si è protratto nel tempo, a seguito di un’attività di verifica che fu condotta ormai otto anni fa. Lo studio di naturopatia e chiropratica di Lorenzo Sauna e Salvatore Sauna, in via Recanati, venne chiuso, perché si ritenne che esercitassero abusivamente la professione medica. Secondo le contestazioni, non avrebbero avuto i titoli necessari. Al termine del dibattimento, però, è stata disposta l’assoluzione, pronunciata dal giudice Miriam D’Amore. Durante l’istruttoria, sono stati chiamati a testimoniare funzionari Asp, consulenti e tecnici. Non sono però emerse conclusioni che potessero ricondurre ad un’attività abusiva. Come più volte ribadito dai legali degli imputati, gli avvocati Francesco Bellino, Giovanni Bellino e Marzia Cammarata, i Sauna avevano tutti i titoli necessari né necessitavano di acquisirne altri per esercitare la loro attività. I due professionisti, già in fase di indagine spiegarono di essere in regola, con titoli di studio ottenuti negli Stati Uniti. Per le difese, ci furono errate interpretazioni normative da parte dei funzionari dell’Asp. E’ stato sottolineato che entrambi in questi anni hanno subito danni consistenti, per la chiusura della loro attività e per tutte le conseguenze successive.
Lo studio, infatti, era stato allestito con macchinari e sistemi di notevole valore economico e lo stop imposto, dopo le ispezioni, per le difese determinò un danno consistente. Il giudice ha accolto la linea difensiva, decidendo per l’assoluzione, così come chiesto non solo dai legali dei professionisti ma anche dal pubblico ministero.