Gela. Ennesima chiusura con conseguente disservizio per l’ufficio di bosco littorio. Ancora una volta Gela viene penalizzata e i dipendenti sono costretti a trasferirsi negli uffici provinciali.
A polemizzare è la sede di Gela dell’Archeoclub. “Un ufficio che esiste dal 1964 rimarrà chiuso a discapito non solo di coloro che ci lavorano ma della popolazione tutta” – afferma il presidente dell’associazione Nuccio Mulè – un presidio importante visto come punto di riferimento che arrecherà danno economico ai cittadini gelesi e a quelli del suo hinterland e si tratta di un’enorme numero di pratiche che corrisponde alla stragrande maggioranza del lavoro svolto dalla Soprintendenza in tutta la provincia di Caltanissetta con un conseguente aggravio economico a danno del cittadino di Gela e del suo hinterland.
Un intervento penalizza ancora una volta la città. L’istituzione del parco archeologico in questa città, ma anche nella maggior parte dell’isola, tale iniziativa si è dimostrata un totale fallimento dal momento che lo stesso non ha ricevuto né personale scientifico (dove sono finiti gli archeologi) né finanziamenti di sorta; ricordo anche, per dovere di cronaca, che codesto assessorato ha fatto sparire i finanziamenti programmati per la realizzazione a Gela del Museo della Nave.
Ci chiediamo – conclude Mulè – chi c’è dietro questo decreto del direttore generale del Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana? E’ pacifico pensare che saranno diversi dirigenti della Soprintendenza di Caltanissetta i quali, ad esempio, per spostarsi a Gela riceveranno ovviamente relative gratifiche economiche di missione”.