Gela. “Al termine degli incontri su upstream, raffineria ed Eni Rewind, saremo in grado di arrivare a delle conclusioni certe”. Il segretario provinciale della Filctem-Cgil Gaetano Catania sta partecipando alla fase di confronto avviata dai sindacati e dai vertici di Eni. Dopo il lockdown che ha inevitabilmente ridotto le attività nei siti locali, i sindacati e l’azienda stanno valutando i numeri della ripresa. Sono diversi i nodi strategici dell’assetto produttivo della multinazionale al centro delle valutazioni. Quello che in termini di cifre previste occupa uno spazio più consistente è l’investimento sul progetto “Argo-Cassiopea”, con la base gas che ha preso il posto dell’iniziale piattaforma “Prezioso K”. Negli scorsi giorni, ci sono stati incontri tra i vertici di Enimed e le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec. Confronto che i manager del cane a sei zampe hanno avuto anche con la segreteria dell’Ugl. “Non siamo ancora entrati del tutto nel vivo delle valutazioni – dice Catania – l’emergenza sanitaria sta continuando a pesare. Sulla base gas, l’azienda conferma l’investimento. E’ chiaro però che servono tempi certi”. Lo scorso anno arrivarono le ultime autorizzazioni per il progetto della base gas, che i sindacati ritengono strategico, anche per un ritorno occupazionale. Nelle prossime settimane verranno chieste garanzie sui tempi di avvio della mole principale di lavori. Un discorso analogo riguarda le attività in raffineria, dove attualmente l’impegno più consistente è sulla realizzazione dell’impianto Btu.
Da mesi, si guarda con molta attenzione agli sviluppi del settore upstream, dopo la conclusione della fase di riconversione green della raffineria. I manager di Enimed hanno sempre confermato la tabella degli investimenti, mentre Rsu e sindacati attendono una quantificazione dei tempi per l’avvio vero e proprio dei cantieri, che assorbirebbero diversa manodopera dell’indotto. Il confronto dovrebbe proseguire almeno per il resto del mese di giugno.