Gela. Gli impianti della nuova green refinery, ancora non entrarti a regime, aperti al pubblico. L’hanno deciso i manager di Eni aderendo all’iniziativa “Energie aperte”. Il prossimo 26 maggio sarà possibile accedere alla raffineria di contrada Piana del Signore. Quasi un invito simbolico che l’azienda lancia dopo decenni di drammatiche conseguenze sul territorio, con migliaia di malati e decessi.
“La storia della raffineria di Gela è iniziata nel 1963, solo dieci anni dopo la fondazione di Eni, allora Ente di Stato, per iniziativa di Enrico Mattei, che ha scelto Gela come tassello fondamentale per lo sviluppo industriale della Sicilia e dell’Italia intera. Da allora gli impianti hanno attraversato anni luminosi e periodi di crisi e sono oggi simbolo della strategia per lo sviluppo dell’economia circolare di Eni con due progetti all’avanguardia nel mondo: la bioraffineria per la produzione di biocarburanti da materie prime vegetali e di scarto e l’impianto pilota Waste to Fuel che Syndial, società ambientale di Eni, ha avviato nel dicembre 2018 per la produzione di bio olio dal recupero della frazione organica dei rifiuti urbani – si legge in una nota ufficiale dell’azienda – Bioraffineria e impianto pilota Waste to Fuel sono frutto di tecnologie proprietarie uniche al mondo e sviluppate nei laboratori di Eni. La bioraffineria, nata per affrontare le sfide imposte dalla crisi strutturale della raffinazione, è un esempio di conversione di una raffineria petrolifera in una bioraffineria, sulla base della tecnologia proprietaria Ecofining sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell-UOP per produrre una nuova generazione di biodiesel di elevata qualità. L’impianto pilota Waste to Fuel, avviato da Syndial nel dicembre 2018, trasforma i rifiuti organici in un bio olio utilizzabile direttamente come carburante per le navi oppure impiegato, dopo un successivo stadio di raffinazione, per produrre carburanti di nuova generazione. Tale impianto consentirà di tarare le potenzialità degli impianti su scala industriale che si stanno pianificando per i prossimi anni. Attraverso l’iniziativa “Energie aperte”, Eni apre le porte dei propri siti italiani al pubblico da aprile a luglio 2019 per raccontare le proprie attività, mostrando come queste siano improntate al rispetto per l’ambiente e alla sicurezza, e per una parte sempre più importante all’economia circolare”. Chi fosse interessato alla visita della nuova bioraffineria e dell’impianto waste to fuel potrà accedere. L’azienda però precisa che “Per motivi di sicurezza, le visite sono a numero chiuso e per poter partecipare occorre prenotarsi collegandosi a www.eni.com/energieaperte e compilare il modulo di iscrizione. Le visite si terranno dalle ore 9:30 alle 11:30 e dalle 14:30 alle 16:30, una visita ogni mezz’ora, durata della vista prevista circa un’ora”. Di recente, i chimici di Cgil, Cisl e Uil sono tornati a chiedere tempi certi per l’avvio della piena produzione, ancora non arrivata alla fase prevista.