Gela. Cattivi odori e cumuli di rifiuti cominciano a creare disagi anche all’interno del perimetro urbano.
Tante sanzioni. L’amministrazione per correre ai ripari ha iniziato a punire i trasgressori elevando in tre giorni contravvenzioni per circa 8.500 euro. A rendere la situazione ancora più precaria sono i roghi ai rifiuti, soprattutto nelle aree periferiche di contrada Spinasanta e nella frazione balneare di Manfria. Il disagio che si protrae da tre settimane è legato alla chiusura della discarica di Timpazzo e ai troppi auto-compattatori dei Comuni del territorio dirottati nel sito di Lentini dove si procede con continui fermi tecnici e lunghe attese di conferimento. Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha deciso di adottare le maniere dure riuscendo cosi a lenire le criticità. Il bilancio, in appena tre giorni di controlli, avviati dagli agenti di Polizia municipale, è di 170 cittadini multati perché sorpresi a conferire in orari non consentiti e rifiuti non differenziati. “Stiamo gestendo l’emergenza rifiuti – spiega il sindaco Domenico Messinese – in altri Comuni del territorio la situazione è drammatica. Noi siamo riusciti a mantenere un certo decoro nonostante la chiusura della discarica di Timpazzo che da domani potrebbe riaprire ai compattatori della Tekra, società campana che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti in città e nei Comuni appartenenti all’Ato Ambiente Cl2. Abbiamo fatto sinergia con l’Ato Ambiente, i sindaci dei Comuni e la Regione”. I rifiuti, comunque, continuano a rendere inagibili molti tratti pedonali e rendere irrespirabile troppe aree dei rioni periferici. “Al Comune non è stata notificata alcuna segnalazione di criticità sul servizio – assicura il primo cittadino – Non siamo disposti a prestare il fianco ai cittadini che non rispettano le leggi e se ne fregano delle emergenze. Abbiamo dato un giro di vite ai controlli. Ci sono cittadini che si sono lamentati perché sorpresi a non differenziare. In appena tre giorni i vigili urbani hanno elevato 170 verbali da 50 euro”. Intanto la Commissione comunale Ambiente e Sanità nell’esortare il Commissario della Provincia ad autorizzare il progetto esecutivo alla discarica di Timpazzo chiede all’amministrazione comunale “se è stato adottato il piano di emergenza di raccolta dei rifiuti e se sono stati individuati i centri di raccolta temporanea da utilizzare nei casi di chiusura della discarica”.