Gela. Ad oggi, sul territorio, non si riscontrano casi di positività al Coronavirus. Un’emergenza ancora solo all’inizio ma che secondo il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Sandra Bennici continua ad essere approcciata con troppa “approssimazione”. “Fin dall’inizio del diffondersi dell’epidemia ho invitato il sindaco a prendere delle decisioni a tutela della città ma non ha dato seguito alle mie istanze – dice – forse solo perché l’indicazione proveniva da un consigliere dell’opposizione, ma che c’entra tutto ciò con la salute di tutti i cittadini? La Sicilia si trova oggi totalmente impreparata a fronteggiare un contagio come quello che è avvenuto, così come lo stesso presidente della Regione ha dichiarato. E che dire di Gela, dove in questi anni si è fatto a gara a chiudere più servizi possibili? Oggi, c’è la corsa a riattivare i posti di malattie infettive, ma i lavori inizieranno solo la prossima settimana e nell’attesa dove andremo?”. Bennici punta nuovamente su interventi d’urgenza, ancora con la predisposizione di altri punti di raccolta per i sospetti casi di Coronavirus. “Resto allibita e fortemente preoccupata per il grado di impreparazione con cui si affronta il contagio – continua – tutta la commissione consiliare sanità, a cui appartengo, ha chiesto il possibile aiuto di Eni per attrezzare un presidio ospedaliero integrativo e non ci sembra un provvedimento impossibile. Ovviamente, è l’amministrazione comunale che deve operarsi per realizzare e coordinare questa attività nel breve periodo. Il piano d’emergenza della protezione civile comunale prevede, tra l’altro, degli edifici che potrebbero essere adibiti ad un affiancamento del “Vittorio Emanuele”. Dobbiamo essere pronti e approssimativi, ne va della salute di tanta gente”.
Oltre all’intervento di Eni, Bennici guarda all’uso del PalaCossiga, da attrezzare per evitare il passaggio dei casi sospetti dal pronto soccorso dell’ospedale. “Eni ha già stanziato dei soldi, che lo faccia anche per Gela – conclude – e per attrezzare una struttura come il PalaCossiga, previsto nel piano d’emergenza della protezione civile, con un triage per i sospetti contagiati e posti letto per chi rimane in attesa dell’esito di un tampone, oltre a posti di rianimazione. L’ospedale “Vittorio Emanuele” e’ già in sofferenza, il pronto soccorso non può ricevere chi sospetta di avere contratto il virus e sarebbe il collasso. Se poi risultasse positivo un cittadino, significherebbe mettere il reparto in quarantena”.
La consigliera Bennici fa solo populismo. Esternare considerazioni che non sono di sua COMPETENZA è da dilettante o forse meno.