E’ stata confiscata ma la Icam potrà continuare la produzione a Brucazzi

 
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Gela. La Icam, azienda appena confiscata e, fino a qualche anno fa, gestita dal gruppo dell’imprenditore Sandro Missuto, potrà continuare a produrre nello stabilimento di contrada Brucazzi, a poca distanza dalla statale 115.

L’autorizzazione per le emissioni in atmosfera legate alla produzione di calcestruzzo è stata rilasciata dai tecnici della provincia a conclusione di un iter amministrativo che, per qualche frangente, aveva fatto pensare ad una rinuncia da parte degli attuali amministratori.
La prima richiesta inviata agli uffici della provincia, infatti, era stata archiviata. Per scongiurare il fermo degli impianti, però, una nuova domanda è stata trasmessa agli operatori del settore territorio e ambiente.
Alla fine, è arrivato il via libera che conferma quanto già stabilito dai funzionari comunali. In realtà, nonostante il sequestro e la successiva confisca, gli amministratori giudiziari hanno continuato a gestire l’attività, attualmente affidata all’avvocato Salvatore Licata.
Intanto, l’ex titolare Sandro Missuto presenterà, attraverso il suo legale Boris Pastorello, appello contro la decisione di confiscare il suo patrimonio.

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