Gela. E’ guerra di numeri sulla dispersione scolastica.
Appena tre giorni fa alla presenza del sottosegretario all’Istruzione Faraone è stato annunciata la riduzione del 50 per cento del tasso di dispersione scolastica a Gela e Niscemi. La pensa diversamente Davide Chiarenza, segretario provinciale Silp, uno dei sindacati di polizia. “In provincia di Caltanissetta, il tasso di alunni che abbandona la scuola prima del tempo, è oltre il doppio della media nazionale (17%) e quattro volte maggiore rispetto a quello massimo, del 10%, indicato dall’UE. A dir poco sconfortanti sono anche gli ultimi dati sul conseguimento del diploma di scuola media superiore: nel centro-nord è pari al 59%, al Sud si ferma al 48,7. Conseguentemente quasi il 52 % degli alunni meridionali non consegue il diploma”.
“Dalle nostre parti risulta doppio anche il numero dei giovani non impegnati nello studio, nel lavoro e nella formazione. È inevitabile che anche sul fronte delle competenze, gli studenti del meridione siano indietro rispetto alla media europea: del resto, come potrebbe andare diversamente in quelle aree come Gela, Riesi e Niscemi, dove il tasso di disoccupazione è alto, la produzione industriale è modesta, i servizi socio-culturali sono da sempre esigui e la devianza minorile raggiunge livelli di guardia? Conseguentemente appare paradossale il dato secondo cui a Gela la dispersione scolastica sia diminuita del 50%. La “buona scuola” del Governo Renzi potrà funzionare quando alla guida degli istituti scolastici ci saranno dirigenti illuminati che abbiano a cuore le sorti di tutti i figli degli ultimi i quali vengono lusingati solo per fare numero. Infatti si grida giustamente allo scandalo di fronte alle classi “pollaio” invece si tace rumorosamente di fronte alle classi “fantasma”.