Gela. L’assessore Giuseppe Licata senza vere soluzioni immediatamente attuabili e uffici che vanno sempre più a rilento, nonostante l’urgenza di sbloccare le agevolazioni previste con l’ecobonus 110 per cento. E’ il quadro impietoso tracciato dal consigliere comunale grillino Virginia Farruggia, che fa il punto della situazione sullo stato del settore urbanistica del municipio, sempre più in difficoltà. “Oggi, il settore urbanistica si trova in una situazione disastrata, diversi dipendenti comunali sono andati in pensione e sarà sempre peggio col passare del tempo. Ma oggi è anche tempo di ecobonus 110 per cento, provvedimento che sicuramente incrementerà l’attività edilizia in tutti i Comuni d’Italia e di certo il nostro ente – dice -non è preparato ad affrontare l’ordinario né tantomeno lo straordinario. Al momento, gli utenti possono accedere agli uffici previo appuntamento telefonico, ma sul sito del Comune non c’è alcun tipo di indicazione in merito. In ogni caso, le porte sono sempre chiuse e quindi anche con un appuntamento entrare è molto difficile, considerando il fatto che spesso gli utenti non prenotati si accalcano dietro le porte mettendo in difficoltà anche i tecnici istruttori e i funzionari, che all’occorrenza svolgono le mansioni di portineria. L’assenza di controllo all’ingresso dell’ufficio, ovviamente, non dà la possibilità neanche di rispettare le misure anti-Covid attraverso la misurazione della temperatura e la registrazione degli ingressi. Se si pensa che non funziona da un pò neanche il protocollo telematico per mancanza di personale, per i liberi professionisti lavorare diventa seriamente complicato. Le domande di condono sono state affidate al nuovo ufficio i cui responsabili avevano già altre mansioni da espletare, così come il ruolo di responsabile edilizia è stato ricoperto, ad interim, dal responsabile urbanistica. Quindi, in fase di ecobonus 110 per cento il rilascio di una sanatoria avrà tempi non rapidi come invece dovrebbe avere. L’ecobonus potrebbe e dovrebbe essere un traino anche per le sanatorie, visto che il primo requisito per poter accedere è proprio la regolarità del fabbricato. A chiudere il cerchio, c’è la mancanza di un archivista che sostituisca il dipendente andato in pensione, eppure il diritto al pensionamento non si matura dall’oggi al domani”.
Farruggia, che parla anche da professionista del settore, ha avuto un confronto con Licata in commissione sviluppo economico. I segnali che lancia però sono tutt’altro che favorevoli. “Da consigliere comunale e da tecnico libero professionista ho cercato di rappresentare tutte le criticità manifestate da cittadini e operatori del settore all’assessore – aggiunge – che non mi ha saputo dare soluzioni attuabili nell’immediato, l’unica proposta che ha anticipato è stata la possibilità di inserire le pratiche per l’ecobonus all’interno di una sezione dedicata nella piattaforma dello Sportello unico dell’edilizia così da assumere un carattere prioritario. Sappiamo bene che questo non sarà sufficiente e che i pochi dipendenti rimasti non possono essere gravati di compiti per soddisfare un’utenza di una città come Gela. Questo modo di lavorare porterà prima o poi a far perdere loro ogni interesse e la voglia di far bene il loro lavoro. Ancora una volta il Comune arriva in ritardo ad un importante appuntamento per l’economia della città e sappiamo bene tutti che la vera colpevole è l’incapacità di programmare e di bandire concorsi. Già al rientro della pausa estiva, avevo presentato un’interrogazione per trattare il tema organizzativo in attesa dei decreti attuativi dell’ecobonus, ma l’amministrazione mi ha risposto che era troppo presto per allarmarsi”. Ora, invece l’allarme sembra toccare la fase più critica.