Gela. “Non è mai troppo tardi!”, con questa sollecitazione i componenti del Comitato spontaneo acqua si rivolgono al primo cittadino Angelo Fasulo e alla sua giunta.
La minaccia dei distacchi delle forniture, paventata dai dirigenti di Caltaqua davanti a famiglie che non hanno ancora versato il restante cinquanta percento del canone idrico, non è mai stata ritirata.
Lo sostengono i componenti del comitato che, in questo modo, invitano tutti a rilanciare la questione acqua, soprattutto sul piano di una gestione completamente pubblica. Intanto, i tecnici della società italo-spagnola Caltaqua hanno diffidato tutti gli utenti ad eliminare, entro i prossimi giorni, gli eventuali lucchetti utilizzati per chiudere le cassette di protezione degli impianti idrici privati.
Chi non si dovesse adeguare alla direttiva, rischia una multa fino a mille euro, oltre alla rimozione forzata del lucchetto. Per queste ragioni, viene rilanciata la necessità di una presa di posizione incisiva da parte del primo cittadino e dei suoi stessi assessori.
Tra i punti principali, stando al comitato, l’individuazione, con conseguente sanzione, di tutte le inadempienze contrattuali generate dalla gestione del servizio da parte dei dirigenti del gruppo italo-spagnolo.