“Diamo manforte al sindaco, bilancio essenziale”, Ferro: “Compensazioni non spese uno scandalo”

 
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Giovanni Ferro

Gela. Nella struttura commissariale del Partito democratico locale lo ha voluto direttamente l’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio. Giovanni Ferro, già ai vertici della Cgil territoriale, ha accettato e si occuperà del partito attivamente, dopo l’esperienza nella segreteria allora retta da Guido Siragusa. “La fase che affronta la città è molto difficile – dice – un giudizio sull’amministrazione comunale? Non dimentichiamo che causa dissesto non c’è ancora una bilancio e si sta lavorando intensamente per arrivarci. Quindi, una valutazione si potrà fare solo quando questa amministrazione sarà messa nelle condizioni di operare a pieno regime. Senza un bilancio tutto questo non è possibile. Il sindaco ha necessità di manforte e noi ci impegniamo per questo e per uscire prima possibile dal dissesto. Tutte le forze sane devono impegnarsi superando il clima di contrapposizione. Io ho sostenuto elettoralmente questa amministrazione e il Pd, appoggiando consiglieri che fanno parte dell’attuale gruppo consiliare”. Ferro, nella struttura commissariale, prende il posto dell’assessore e consigliere comunale Giuseppe Fava, assorbito dagli impegni istituzionali che non gli permettono di seguire con costanza le vicende interne del partito. “Le incomprensioni nel Pd? Il nostro è anzitutto un partito, è questo è già un vantaggio – aggiunge Ferro – a differenza di tanti movimenti nei quali spesso manca un dibattito interno. Io eviterei troppi fragori esterni, concentrandomi sull’esigenza di arrivare a posizioni condivise nel partito, per poi comunicarle alla città. Nel tempo, il Pd ha sempre avuto una notevole capacità di attrazione. Se dovessimo mettere insieme tutti quelli che a livello locale sono passati dal Pd potremmo riempire tre cinema. Molti se ne sono andati perché puntavano ad interessi carrieristici e non hanno trovato spazio nel nostro partito. Il Pd attuale ha tanti esponenti importanti, abbiamo due ottimi assessori ma c’è anche chi mette a disposizione tanta esperienza. Per arrivare allo “sblocca royalties” si è mosso Speziale, che ancora oggi ha un’enorme capacità di interagire con gli uffici regionali. Il nostro partito però deve aiutare i giovani ad inserirsi per un ricambio generazionale, che penso dovrebbe riguardare tutti i partiti in città”. Ferro, durante il dibattito tenutosi in aula consiliare, ieri, in presenza del presidente dell’antimafia regionale Antonello Cracolici, è intervenuto. Ha posto l’accento sugli investimenti ma anche sull’importanza dei protocolli di legalità che allontano gli appetiti criminali dagli appalti e dai subappalti. Su questo fronte è altrettanto convinto che a oggi non si sia fatto tutto quello che era possibile.

“E’ uno scandalo che dopo oltre dieci anni dal protocollo di intesa del 2014 non siano stati spesi tutti i fondi delle compensazioni Eni – continua – significa che anche la politica non è riuscita ad incidere. Lo stesso vale per l’area di crisi e per l’accordo di programma. Ci sono responsabilità del governo. Le aziende non arrivano sul territorio nonostante ci siano strumenti di agevolazione. Il Comune ha uno strumento essenziale come le royalties, che vanno massimizzate per lo sviluppo”. L’ex segretario della Cgil non si sbilancia troppo rispetto al prossimo futuro nel partito. “Sono a supporto del commissario Arancio – conclude – per il resto, non c’è nulla”.

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