Gela. Probabilmente, il pesante debito da circa sedici milioni di euro che il Comune deve coprire a seguito delle richieste dell’Ato Cl2 verrà frazionato in più annualità, oltre alla gestione post-operativa delle vasche dismesse della discarica Timpazzo che sarà a carico proprio dell’ente. Le parti sono sempre più vicine a chiudere l’intesa, dopo la ripresa delle trattative. L’ex giunta Messinese approvò lo schema dell’accordo che però non è mai stato formalizzato né ha prodotto effetti. Proprio per questo motivo, il commissario dell’Ato rifiuti Giuseppe Panebianco si è rivolto ai giudici del tribunale delle imprese di Palermo, con un ricorso che chiama in causa Palazzo di Città. L’accordo però sembra ormai dietro l’angolo. “Il debito verrà frazionato in più esercizi – dice il commissario Rosario Arena – credo che tutte le parti possano dirsi soddisfatte. Coprire questo debito accumulato nel passato è un atto dovuto”. La questione è finita anche sui tavoli dei pm della procura che hanno avviato un’indagine nei confronti del dirigente al bilancio Alberto Depetro, ritenuto responsabile di un presunto abuso d’ufficio per non aver autorizzato in precedenza la copertura del debito maturato con Ato.
I legali dell’ente in liquidazione guidato da Panebianco sono al lavoro sulla bozza dell’intesa. “L’intenzione di arrivare all’accordo c’è sempre stata – spiega proprio Panebianco – ma ancora non è stato formalizzato. Ho dato mandato ai miei legali che si stanno occupando di valutare ogni aspetto. Quando tutto sarà definito, non avrò problemi a ratificarlo”.