Gela. Più verso Schifani che con Di Paola. Il parlamentare regionale Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di “Sud chiama nord”, ieri, durante l’assemblea regionale della sua entità politica, ha espresso per più di una volta il favore verso Schifani, del quale rimane “all’opposizione” ma che pare ormai averlo convinto rispetto alla collocazione strategica. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, ormai da tempo attivo nella costruzione di un fronte avverso al centrodestra del presidente della Regione, a De Luca ha voluto dare una possibilità per un’intesa ampia che dopo l’assemblea palermitana di ieri è decisamente lontana. Di Paola lo ha quasi sfidato De Luca, a casa sua, spiegando che se dovesse aderire alla coalizione di centrodestra, allora verrà sconfitto dai progressisti. “La Sicilia ha bisogno di un piano di rinascita, di una visione chiara che la renda il baricentro del Mediterraneo. Noi siamo e resteremo all’opposizione di questo governo di centrodestra, senza ambiguità e senza giochi di palazzo. Ma ai cosiddetti progressisti dico – è intervenuto ieri De Luca – se davvero volete costruire un’alternativa, servono idee e metodo, non proclami e congiure di palazzo. Noi non siamo mercanti nel tempio, il nostro padrone è il popolo e solo a lui rispondiamo”. All’assemblea, come abbiamo riferito negli scorsi giorni, non è mancata la delegazione locale di “Sud chiama nord”, composta tra gli altri dal coordinatore provinciale Angelo Bellina e dall’assessore della giunta Di Stefano, Filippo Franzone, presente insieme al gruppo che lo sostiene. Il sindaco potrebbe ritrovarsi in giunta una seconda formazione che si rivede nel centrodestra di governo regionale, dopo l’Mpa. I riferimenti di “Sud chiama nord”, a partire da Bellina, non ne hanno mai fatto una questione di collocazione. “Non siamo ideologici – ha spesso ripetuto il coordinatore – siamo con Di Stefano che abbiamo deciso di sostenere ben prima dell’adesione dell’assessore Franzone”. Bellina e “Sud chiama nord”, alle amministrative, hanno supportato Di Stefano, anche nei comizi ufficiali e attraverso iniziative con lo stesso De Luca e insieme ai vertici regionali del partito. Peraltro, come ha annunciato il sindaco di Taormina, a breve verrà ufficializzata la nascita di “Ti amo Sicilia”, esperienza politica che trarrà linfa da “Sud chiama nord”, intanto affidato alla guida di Lo Giudice e Castelli.
Difficile che le mosse di De Luca, nell’ottica delle prossime regionali e rispetto alla collocazione, possano incidere sul governo cittadino. Molto passa dalle valutazioni del vicepresidente Ars Di Paola. Il rapporto politico tra i pentastellati e il primo cittadino è piuttosto solido. Lo stesso parlamentare regionale, coordinatore siciliano M5s, di recente ha aperto agli autonomisti dell’Mpa, suoi alleati nella giunta cittadina ma attualmente nel governo Schifani. La risposta dei lombardiani, almeno in città, è stata tiepida, senza sbilanciarsi troppo. De Luca invece pare essere stato più netto, mettendo in forte dubbio la prospettiva di costruire un’alternativa insieme ai progressisti. “Siamo fatti per governare e non per fare eterna opposizione” , ha anche spiegato nel corso del suo intervento all’assemblea di ieri. Tra gli assessori più vicini al sindaco, c’è senza ombra di dubbio proprio Franzone, convinto assertorer dell’adesione del suo gruppo a “Sud chiama nord”. In diverse occasioni, ha rinnovato il suo pieno appoggio al sindaco e all’amministrazione. Il patto è sembrato ancor più consolidato dalla delibera di giunta che permetterà di agire in via giudiziaria nel percorso verso l’adesione alla Città metropolitana di Catania, tra i punti nevralgici del programma di Franzone.