Gela. L’amministrazione comunale ha deciso di lasciare i locali dell’ex Convitto Pignatelli, trasferendo anche gli uffici del Centro per l’impiego nella struttura di via Marsala, di proprietà dell’ente. Il sindaco Lucio Greco ha scelto la via del risparmio, dato che l’affitto all’Opera Pia Pignatelli Roviano impegnava circa duecentomila euro all’anno. Il consiglio d’amministrazione, però, ritiene che l’immobile abbia subito danni, “per mancanza di manutenzione ordinaria imputabile all’affittuario – si legge nella delibera – necessita di interventi urgenti di riparazione non più procrastinabili e ciò al fine di evitare ulteriori ammaloramenti, con aggravio di spese”. Una vicenda che in realtà si trascina ormai da due anni, quindi anche da prima che il Comune decidesse di lasciare l’ex Convitto. Il cda dell’Opera Pia ha dato mandato ad un legale e ha tentato di effettuare sopralluoghi insieme ai tecnici del municipio. Ad oggi, però, pare che non ci siano stati riscontri dal Comune. Al legale già nominato è stato dato incarico di agire per “l’accertamento preventivo”, “al fine di procedere immediatamente all’esecuzione di tutte le opere che saranno ritenute urgenti e necessarie – si legge ancora – alla salvaguardia e ripristino dell’immobile concesso in affitto all’amministrazione comunale”.
Per l’Opera Pia, dovrebbe essere il Comune a farsi carico dei presunti danni. L’azione in giudizio è stata autorizzata con voto favorevole dei componenti del consiglio d’amministrazione don Vincenzo Mario Cultraro, Rocco Vacca, Orazio Sciascia e Francesco Samparisi. Era invece assente l’avvocato Francesco Spata, fratello del consigliere comunale leghista Giuseppe Spata, battuto al ballottaggio dal sindaco Lucio Greco.