Gela. L’incursione alla Croce Rossa ha creato danni alla struttura, mettendo in difficoltà gli operatori. Già ieri, il sindaco Lucio Greco ha condannato quanto accaduto. Per il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice si tratta di un atto deliberato, per colpire “chi fa del bene agli altri”. “Ancora una volta, un luogo simbolo di aiuto concreto, solidarietà e altruismo, come la sede locale della Croce Rossa, diventa luogo di distruzione, espressione di una maleducazione sociale enorme e profonda – dice – probabilmente in aumento malgrado convegni, corsi e progetti rieducativi. O sono troppi i delinquenti oppure sono tanti i cretini, o ancora non esiste nessuna forma di vigilanza o qualcuno pensa che così facendo riesca ad imporre la propria forza. La Cgil esprime solidarietà agli associati della sezione locale della Croce Rossa, a chi la dirige e ai volontari. Una delle realtà associative più belle e sane, esempio concreto di volontariato sudato, privo di retorica e ricco di azioni”.
Il sindacalista distingue nettemente tra disagio e delinquenza. “Il tema non è la quantità di danno prodotto che ovviamente non è bello ricevere, ma bisogna interrogarsi su cosa spinga a farlo, perchè distruggere la sede di chi fa bene agli altri? Non esistono giustificazioni – conclude – esiste solo un gran vuoto umano che va isolato. Non definiamo i delinquenti disagiati, sarebbe una reale offesa verso chi vive nel disagio vero”.