Da tre anni fuori dalla fabbrica Eni, gli ex operai di Elettroclima snc ricevuti in prefettura: chi controlla i criteri di assunzione?

 
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Gela. Dopo il sit-in spontaneo di metà luglio, questa mattina

gli ex lavoratori di Elettroclima snc sono stati ricevuti dai funzionari della prefettura di Caltanissetta.

Ricevuti in prefettura. I lavoratori avevano protestato anche davanti a palazzo di giustizia. Da circa tre anni, sono fuori dal ciclo produttivo della raffineria di contrada Piana del Signore. Nonostante siano inseriti in una lista di disponibilità, diventata una vera “croce” per molti di loro, non sono riusciti ad essere ricollocati neanche negli appalti di Enimed. Da tempo, gli operai chiedevano un incontro con il prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta, con l’obiettivo di sollevare la questione dei criteri di assunzione in fabbrica e nel’indotto Eni. Molte aziende, infatti, non terrebbero in considerazione la lista di disponibilità, optando per assunzioni di personale esterno. Peraltro, la Regione non ha mai dato il via libera definitivo alla fase di riqualificazione degli operai rimasti fuori dallo stabilimento, di conseguenza diverse aziende optano per lavoratori specializzati in settori non coperti da quelli dell’indotto, anche se spesso si tratta di valutazioni che servono a nascondere assunzioni che non hanno attinenza con le competenze. Da quanto emerge, i funzionari della prefettura starebbero seguendo la vicenda degli ex operai dell’Elettroclima snc. Molti loro ex colleghi, invece, sono stati riassorbiti trale fila di Amarù ed Elettroclima srl. La loro vicenda è resa ancor più delicata dal fatto che gli ammortizzatori sociali sono sostanzialmente tutti esauriti. Rimangono senza lavoro e senza altre coperture.

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