Cracolici e i dem in ospedale, verifiche nel nosocomio: “Sblocca royalties? Tutela l’ente e i cittadini”

 
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Gela. È una visita istituzionale in città a trecentosessanta gradi quella odierna del parlamentare regionale e presidente della commissione antimafia all’Ars Antonello Cracolici. Questa mattina, come abbiamo riportato, ha avuto un lungo dialogo in aula consiliare, in municipio, con il sindaco Di Stefano, il presidente Giudice, i consiglieri comunali e diversi esponenti del territorio. I punti sul piatto non sono mancati, dalla pervicacia mafiosa agli interessi criminali sugli appalti. Cracolici, a conclusione, insieme a una delegazione dem, che ha voluto con forza la sua presenza odierna, ha condotto un’ispezione all’ospedale “Vittorio Emanuele”. La sanità cittadina depotenziata è una priorità che il Pd vuole superare con nuovi servizi e con l’investimento sull’ospedale comprensoriale di Ponte Olivo. In attesa del consiglio comunale monotematico del prossimo 10 febbraio, i democratici e Cracolici hanno condotto una verifica nella struttura ospedaliera di Caposoprano.

Il gruppo dem all’Ars ha già avanzato un’interrogazione al governo regionale non solo sul nuovo ospedale ma anche sui servizi mai partiti, come l’Utin. Oltre al commissario Arancio, c’erano consiglieri comunali come Orlando e Alabiso. “L’onorevole Cracolici dimostra grande sensibilità verso la sanità cittadina”, dice Orlando che è primario del pronto soccorso.

Il presidente dell’antimafia, questa mattina durante il dibattito in consiglio comunale, non ha trascurato l’attualità e ha ripercorso le ragioni fondanti di un provvedimento essenziale per la salvaguardia finanziaria del municipio, il cosiddetto “sblocca royalties”. La norma, inserita nel maxiemendamento alla legge finanziaria regionale, come abbiamo ricordato, non è stata ancora pubblicata in gazzetta ufficiale. Sarà determinate per far quadrare il bilancio nel percorso finalizzato all’uscita dal dissesto. Gli uffici comunali attendono la pubblicazione, al pari del sindaco Di Stefano. “Chiaramente, siamo consapevoli che le somme delle royalties devono essere destinate al risanamento ambientale della città ed è giusto che sia così – ha precisato il presidente dell’antimafia – ma sarebbe stato ridicolo non approvare un provvedimento che dà certezze al Comune e mette al sicuro l’ente e i cittadini. In una fase di emergenza, l’istituzione va protetta”. I dem, in città, insieme al sindaco e alle altre forze, anche di opposizione, hanno sostenuto la linea dello svincolo dei fondi royalties, partendo da una norma allora fatta approvare dall’ex parlamentare regionale del partito, Calogero Speziale.

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