Gela. Hanno costituito un comitato “vittime della tromba d’aria del 2003” per difendersi dal Comune che vuole restituiti i soldi concessi per l’evento calamitoso del novembre di 9 anni fa.
Sono somme che ventitre produttori agricoli hanno utilizzato per ricostruire faticosamente le loro aziende, accendere i mutui, pagare fornitori e riattivare le loro attività. Oggi però il Comune chiede il conto: rivuole il contributo indietro, maturato anche degli interessi che in alcuni casi superano le ottomila euro.
Ecco perché in 23 hanno costituito un comitato, ma presto altri se ne aggiungeranno.
Sono arrabbiati e vogliono intentare un’azione legale contro il Comune. Saranno assistiti dall’avvocato Riccardo Lana. “I produttori agricoli non hanno mai toccato quei soldi per scopi di lucro – spiega il legale – sono stati tutti spesi per l’azienda. Possiamo dimostrare come sono stati utilizzati quei soldi, come erano le aziende nel 2003 e come sono adesso. Abbiamo riscontri contabili per dire al Comune che queste persone non sono andati alle Maldive o a comprare un’auto di lusso con quel contributo, ma, aggiungendo altri soldi, hanno ripreso la loro attività economica che era sul lastrico”.
Tra le altre cose i danni per la tromba d’aria, malgrado sia stato riconosciuto lo stato di calamità naturale, non sono mai stati pagati dalla Regione.