Gela. Valorizzare e riqualificare l’attività marinara e costiera attraverso l’unione di comuni contigui. Ci provano Gela, Butera, Licata, Lampadusa e Palma di Montechiaro. E’ corsa contro il tempo per attingere ai fondi del Gac.
Il bando regionale scadrà il 16 marzo e ieri mattina è stato costituito un gruppo d’azione costiera con la firma sul protocollo. Sulle possibilità di finanziamento però non c’è nessuna certezza. La Regione pone paletti precisi: un numero minimo di quattro comuni e 150 mila abitanti. Il gruppo che vede il Comune di Gela capofila supera di mille unità il numero massimo di abitanti e potrebbe diventare motivo di esclusione. Le perplessità sono state espresse anche dallo stesso sindaco di Palma di Montechiaro, Rosario Bonfiglio, che ha chiesto tempo per riflettere.
All’incontro di ieri mattina erano presenti tutti i sindaci dei comuni interessati, Angelo Fasulo, Angelo Graci e Luigi Casisi, ad eccezione di quello di Lampedusa che, per ragioni logistiche, aveva già apposto la sua firma al protocollo attraverso l’ingegnere Gabriele. Presente anche il direttore generale Renato Mauro che ha illustrato la mission del Gac e gli step da percorrere.
La parte pubblica è definita, poi occorrerà definire quella marinara (associazioni ed enti privati) ed infine quella socio economica (banche e finanziatori). Altri aspetti saranno approfonditi, forse, già la prossima settimana, un nuovo incontro potrebbe risolvere ogni perplessità interpretativa.
