Gela. La loro protesta non si è fermata. Gli ex Trainito Costruzioni, licenziati dopo che la proprietà ha deciso di non proseguire le attività nell’indotto di Enimed, continuano a radunarsi davanti agli ingressi del centro direzionale, lungo la Gela-Catania. Da quasi una settimana, chiedono di avere certezze sul loro futuro. Lunedì, in prefettura a Caltanissetta, partirà il confronto. Le segreterie provinciali di Fillea-Cgil e Filca-Cisl stanno seguendo il caso e hanno ottenuto la convocazione dai funzionari nisseni. Al tavolo, oltre ai titolari della società, dovrebbero esserci anche i vertici di Enimed. I segretari Francesco Cosca e Nunzio Gerbino, già la scorsa settimana, hanno chiesto che gli operai rimasti senza lavoro vengano assorbiti da altre aziende dell’indotto Enimed. Gli ex Trainito Costruzioni, da anni sono attivi tra i cantieri del gruppo e non riescono a capire le ragioni che abbiano indotto la proprietà a dire basta.
Da quanto emerge, c’erano possibilità di nuove commesse lavorative. In prefettura, si tenterà di arrivare ad un’intesa. Altri ex dipendenti, licenziati negli scorsi mesi, attendono invece che a pronunciarsi sia il giudice civile del tribunale, dopo i ricorsi presentati dai loro legali.