Gela. La sfida per le provinciali di secondo livello, di fatto, è partita. Il primo cittadino Di Stefano e il sindaco niscemese Conti sono ufficialmente in campo. Ieri, per Conti è arrivato l’endorsement di gran parte del centrodestra. Sono con lui, salviniani, cuffariani, meloniani e i centristi di Noi Moderati. All’appello mancano Forza Italia e Mpa. Di Stefano, invece, ormai da settimane si muove da candidato alla presidenza. Sta cercando di strutturare una coalizione ampia, con base progressista e civica. Oggi, ha avuto incontri sul territorio, come abbiamo riferito. Il sindaco ha contattato anche i primi cittadini del Vallone, che hanno appena costituito una lista civica proprio per avere rappresentatività alle provinciali. “Ho già avuto contatti con questi sindaci – dice Di Stefano – ho dato disponibilità. Sono certo che quel territorio deve avere importanza sul piano del rilancio infrastrutturale. A questi sindaci ho già prospettato un ruolo nell’organizzazione istituzionale, con una vicepresidenza. Sono convinto che si debba dare spazio a tutto il territorio provinciale”. Gli incontri proseguiranno, almeno fino alla presentazione delle liste. A questo punto, non è da escludere che a sostegno di Di Stefano possano essere più di una.
Il sindaco ha interloquito, in giornata, con il primo cittadino di San Cataldo Comparato, a capo di una giunta progressista. Ha incassato l’assenso del gruppo provinciale di “Sud chiama nord”. “La candidatura di Conti? È sicuramente di centrodestra – precisa Di Stefano – è appoggiato da quei partiti. Certamente, non è una candidatura civica. Con noi, il governo della Provincia andrà avanti per quattro anni. Con Conti, tra due anni e mezzo, si dovrà ritornare al voto. Abbiamo un nostro progetto di rilancio dell’ente provinciale. Questa candidatura è a rappresentanza dell’ente. Se ci fossero state elezioni di primo livello, non mi sarei candidato. Non c’entra nulla l’incarico legale per la Città metropolitana di Catania. Sono questioni del tutto differenti. Vogliamo rimettere in moto la macchina amministrativa della Provincia, per dare servizi a tutto il territorio”. L’agone inizia a prendere forma e la coalizione del sindaco gelese punta a non fare da comparsa.