Gela. “Siamo soddisfatti della scelta dell’amministrazione comunale di chiedere a Caltaqua il pagamento delle cartelle Tosap. Riteniamo, però, che l’importo sia anche superiore”. Il deputato regionale grillino Nuccio Di Paola, già ad inizio anno, aveva chiesto un intervento diretto della Regione per verificare quali comuni fossero nelle condizioni di chiedere il pagamento della Tosap alle aziende private che gestiscono il servizio idrico integrato. L’amministrazione comunale ha notificato i relativi avvisi a Caltaqua, che dovrebbe pagare circa 250 mila euro, soldi che sarebbero dovuti per l’arco temporale che va dal 2014 al 2018. “Dai nostri calcoli – dice Di Paola – la cifra è ben superiore, 725 mila euro. Non so quale criterio sia stato adottato per verificare le cifre dovute da Caltaqua, ma penso che i tecnici del Comune abbiamo tenuto in considerazione solo l’allaccio al sistema idrico. Invece, va ricompreso anche l’allaccio al sistema di depurazione fognaria”. Di Paola, da mesi, sta lavorando su questo aspetto, ritenendo che ci siano tutte le condizioni per pretendere che l’azienda italo-spagnola versi i tributi sull’occupazione del suolo pubblico.
“E’ importante ottenere quelle cifre – conclude – anche per consentire al Comune di avere fondi destinati ai servizi in favore dei cittadini. Ci sono già sentenze che hanno legittimato le richieste degli enti comunali, com’è successo per Campofranco”. I legali di Caltaqua hanno però impugnato tutte le cartelle fatte notificare dal municipio e la vicenda finirà in Commissione tributaria provinciale.