Gela. Alla fine, i funzionari comunali hanno deciso d’acquisire le aree contese del palazzo di giustizia. Il provvedimento è stato firmato dai responsabili del settore territorio e dalla dirigente Raffaella Galanti.
Il muro contro muro iniziato praticamente dieci anni fa, quindi, si arricchisce di una nuova puntata. In totale, ai proprietari delle aree finite al centro delle polemiche spetterà un indennizzo di quasi tre milioni di euro.
Stando alla documentazione dell’intero procedimento, alla famiglia Calafiore-Benvenuti, infatti, sono già stati versati importi per circa un milione di euro. I funzionari di Palazzo di Città, però, hanno voluto mettere la parola fine, perlomeno provvisoria, all’intera vicenda.
Della questione è stato informato anche il prefetto di Caltanissetta Carmine Valente. I proprietari delle aree, da anni impegnati in un intenso confronto con le amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del municipio, hanno risposto al provvedimento d’acquisizione con una serie di memorie scritte redatte dai legali che li assistono.
Le loro ragioni, però, passerebbero in secondo piano davanti all’esigenza pubblica di salvaguardare il pieno utilizzo di quegli stessi spazi contesi. La fruibilità dell’intera zona del palazzo di giustizia, quindi, avrebbe la priorità su ogni altro interesse. Per questa ragione, almeno per il momento, la dirigente Raffaella Galanti ha apposto la sua firma sul provvedimento d’acquisizione.
I circa tre milioni di euro da versare alla famiglia Calafiore-Benvenuti dovrebbero uscire da una delle voci di bilancio previste nel documento economico per l’anno in corso.
Risorse, comunque, da programmare per coprire il costo di un esproprio mai così dibattuto.
