Gela. Il sistema informatico del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele è in tilt. I medici delle diverse unità operative sono stati costretti a rispolverare penne e brogliacci delle cartelle clinica per registrare e consegnare manualmente le prestazioni ai pazienti. I computer sono spenti da stamattina.
A farne maggiormente le spese sono i camici bianchi del Pronto soccorso diretto da Gaetano Orlando, già costretti a particolari turni di lavoro per l’organico del personale carente.
La vicenda si ripeterebbe nei fine settimana e nei giorni festivi. Qualcuno avrebbe puntato l’indice accusatorio proprio contro la Dedalus, società che gestisce il sistema informatico per contro dell’Azienda sanitaria provinciale.In città erano sttai investiti 3 milioni di euro per il sistema informativo innovativo dell’ospedale.