Gela. Una richiesta vera e propria ancora non c’è, ma fare chiarezza tra i ranghi della maggioranza del sindaco Lucio Greco sembra ormai un obbligo, anzitutto politico. Le ultime tappe dell’ennesima crisi interna sono state piuttosto traumatiche. Le “nuove” commissioni e il caso Timpazzo hanno riaperto scenari che potrebbero provocare scossoni, non da poco. I consiglieri più vicini al sindaco Lucio Greco, a questo punto, sembrano quasi pretendere che l’avvocato si esprima, in maniera netta. Sulle commissioni lo strappo è più che evidente e ieri pare aver avuto un epilogo, sicuramente inatteso. C’erano già stati forti malumori, concentrati sul presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, accusato di aver “forzato” le procedure. La presidenza della commissione affari generali, andata al consigliere Udc Salvatore Incardona, avrebbe fatto salire ancora di più la tensione. Il centrista e il consigliere di “Impegno Comune” Valeria Caci (eletta vicepresidente), avrebbero rotto il patto di maggioranza, senza attendere il pronunciamento del segretario generale, che i consiglieri più vicini al sindaco hanno chiesto per verificare la legittimità delle “nuove” commissioni. Un’elezione che non avrebbe trovato alcun beneplacito dei consiglieri del sindaco Greco, Romina Morselli e Giuseppe Morselli, che invece hanno mantenuto l’impegno a non partecipare alle riunioni delle commissioni, fino al responso del segretario generale. Quindi, la frattura è addirittura interna al fronte “lealista”, quello che si è stretto intorno a Greco. Il sit-in a Timpazzo, che ha preceduto solo di qualche ora l’elezione in commissione affari generali, è un altro scoglio sul quale rischia di infrangersi la nave dei pro-Greco. A nessuno è sfuggito, infatti, che nonostante il sindaco abbia voluto con forza dimostrare la sua contrarietà all’arrivo di rifiuti supplementari, non tutti gli alleati lo hanno seguito. Mancavano forzisti e centristi. Assenze che potrebbero pesare in una fase cruciale, visto che a breve bisognerà andare in aula consiliare per votare gli atti finanziari, con in testa il bilancio. Udc e Forza Italia sembrano aggiungersi ad altri alleati sotto osservazione, come i consiglieri di “Liberamente”. Lunedì, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, ottenendo sostegno dall’opposizione, senza attendere la pronuncia del segretario generale, hanno avuto le presidenze delle commissioni urbanistica e bilancio. Anche in questo caso, “ordini di scuderia” del tutto infranti, come nel caso dell’indipendente Rosario Trainito, che sempre con l’appoggio dell’opposizione e di Forza Italia, è stato riconfermato alla guida della commissione consiliare sanità.
A loro volta, “Liberamente”, Forza Italia e lo stesso Trainito hanno scelto di non attendere i tempi degli alleati, mentre addirittura l’opposizione ha preso presidenza e vicepresidenza della commissione servizi sociali. I pro-Greco che continuano a tenere la linea rigida, praticamente solo i consiglieri di “Un’Altra Gela” e “Una Buona Idea”, potrebbero pretendere che gli alleati escano allo scoperto. Le soluzioni sul tavolo non sono molte, o con Greco oppure si azzera tutto, con ripercussioni decisamente impronosticabili. La maggioranza dell’avvocato sembra una polveriera politica e gestirla è tutt’altro che semplice.