Gela. “Abbiamo discusso di futuro”. Come riferito, i gruppi civici locali stanno sviluppando un progetto che guarda agli anni a venire ma che parte dall’attualità odierna. Ieri sera, una tappa ulteriore, informale e non solo, ha messo insieme in città i riferimenti principali di “Una Buona Idea”, l’entità costruita nel tempo dal sindaco Di Stefano e dagli esponenti che si rifanno a lui e al “modello Gela”, di “Idee e partecipazione”, con Emanuele Antonuzzo e altri rappresentanti locali, di “Futura” dell’ex sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, che in consiglio comunale nel capoluogo ha un proprio esponente, Armando Alessandro Turturici. Da “Una Buona Idea”, già all’indomani delle amministrative, è scattato un ragionamento più ampio, teso a sviluppare il progetto fuori dai partiti nel resto della provincia, allargando a tutte le entità che si rivedono nel concetto di territorio, indipendentemente dalla “firma” partitica. “Finalmente, mettiamo insieme esperienze che lavorano per tutto il territorio della provincia – dice Rino Licata commissario di “Una Buona Idea” – basta divisioni tra Gela e Caltanissetta. Non fanno bene a nessuno. Noi rivendichiamo servizi e strutture per la nostra città. Vogliamo una sanità in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Ma questo non passa dalla contrapposizione tra città. Al contrario, il campanilismo indebolisce tutta la provincia favorendo altri territori. Invece, dobbiamo essere compatti e non cedere il passo a altre province della nostra Regione. Ai tavoli regionali e romani dobbiamo presentarci uniti”. Un cartello di entità “civico-politiche” che parte dall’ambito locale e pare proiettato a contesti regionali.
Emanuele Antonuzzo, tra i referenti di “Idee e partecipazione”, già ieri, come abbiamo riportato, ha sottolineato che i contatti rimangono con il professore Maurizio Caserta, capogruppo dem in consiglio comunale a Catania, e con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che guida un movimento civico collocato però nel centrodestra. Ha riferito inoltre della definizione di una serie di iniziative che partano dal territorio. L’intesa di ieri è stata sancita dalla presenza del sindaco Di Stefano, di Ruvolo e dei rappresentanti di “Futura” e “Una Buona Idea” (c’erano i dirigenti della struttura commissariale, i consiglieri comunali e diversi sostenitori del primo cittadino). Il civismo bussa forte alla porta e non rinnega i partiti, come testimoniato dal “modello Gela”, che mette insieme dem, pentastellati, autonomisti, calendiani e deluchiani. “Una Buona Idea” vuole fare valere i risultati di questi anni, che si sono concretizzati definitivamente con la vittoria di Di Stefano alle amministrative. Non è un mistero, inoltre, che il vicepresidente Ars M5s Nuccio Di Paola stia osservando con molta attenzione l’evoluzione dei gruppi civici, per un progetto alternativo al centrodestra del presidente Schifani, con destinazione le prossime elezioni regionali. Le eventuali provinciali di secondo livello potrebbero essere un primo vaglio importante. Nell’attuale coalizione di Di Stefano, sono molteplici le anime politiche, compresa quella di “Sud chiama nord”, con il gruppo dell’assessore Filippo Franzone che spinge forte per lasciare il Libero Consorzio di Caltanissetta e passare alla Città metropolitana di Catania, come confermato dall’incarico legale che la giunta ha autorizzato per procedere attraverso le vie legali.